Il settore plant-based in Italia è in costante crescita. Secondo i dati elaborati da Good Food Institute Europe su rilevazioni Circana, nel 2024 le vendite retail di bevande vegetali e alternative a carne e latticini hanno raggiunto i 639 milioni di euro, con una crescita del 7,6% rispetto al 2023. Non si tratta più di un fenomeno di nicchia e possiamo decisamente escludere la moda passeggera: oggi quasi un italiano su tre consuma regolarmente prodotti plant-based, contribuendo a rendere questo comparto sempre più centrale nel panorama alimentare.
In questo contesto nasce RIPA – Rete Italiana per le Proteine Alternative, un’iniziativa che riunisce organizzazioni no profit — tra cui REFOOD — enti di ricerca e imprese con l’obiettivo di rafforzare e rendere più competitivo il settore plant-based in Italia, accelerando la transizione verso un sistema alimentare sostenibile, equo ed etico.
Perché una rete per le proteine alternative?
Nonostante i numeri positivi, il comparto plant-based in Italia ha ancora bisogno di una voce unita nelle sedi istituzionali e di strumenti condivisi per affrontare le sfide globali del cambiamento climatico e della giustizia sociale.
RIPA nasce proprio per colmare questo vuoto, attraverso tre obiettivi chiave:
- Promuovere policy pubbliche a sostegno della transizione alimentare.
- Valorizzare la ricerca e i dati scientifici, offrendo strumenti strategici ad aziende, istituzioni e cittadini.
- Creare una community solida e attiva, in grado di fare rete e costruire un fronte comune per il cambiamento.
Il lancio ufficiale a Milano
Il primo evento pubblico di RIPA, intitolato “Fare rete per la crescita del plant-based in Italia”, si è tenuto il 24 settembre 2025 presso Cascina Nascosta a Milano. La tavola rotonda, moderata dalla giornalista Micaela Cappellini (Il Sole 24 Ore), ha visto la partecipazione di numerosi ospiti del mondo associativo, politico e imprenditoriale, tra cui:
- Rosamaria Provenzale, Presidente di RIPA
- Mette Fisker, Danish Vegetarian Association
- Piergiorgio Zuccaro, Umnin
- Sofia Miller, Planted
- Eleonora Evi, deputata PD e promotrice di iniziative parlamentari a sostegno del settore
- Alessandro Ricciuti, REFOOD
- Claudio Pomo, Essere Animali
Dal dibattito è emersa ancora una volta la necessità di dare forza e stabilità al settore plant-based, attraverso la creazione di un movimento compatto capace di incidere davvero nelle politiche pubbliche e di sostenere concretamente le imprese italiane più innovative e visionarie.
Una visione europea (e un modello da seguire)
Il progetto RIPA si ispira al caso virtuoso della Danimarca, dove la creazione di una rete nazionale per le proteine alternative ha portato all’adozione del primo Piano nazionale plant-based e all’ottenimento di fondi pubblici per la crescita del settore.
La Presidenza danese del Consiglio UE ha recentemente messo tra le priorità proprio la discussione di una strategia europea per le proteine e di un Piano d’Azione UE per gli alimenti plant-based, segnalando come la diversificazione delle fonti proteiche sia cruciale per costruire sistemi alimentari più sostenibili e competitivi.
Una visione per il futuro
RIPA immagina un futuro in cui i sistemi alimentari siano:
🌱 Sostenibili → a basso impatto ambientale e rispettosi delle risorse naturali.
⚖️ Equi → in grado di garantire a tuttə l’accesso a cibo sano, sicuro e prodotto responsabilmente.
🐾 Etici → basati sul rispetto degli animali, degli ecosistemi e delle generazioni future.
Le proteine alternative saranno protagoniste di questa transizione. Grazie a RIPA, l’Italia sarà pronta a giocare un ruolo da protagonista nella sfida per un’alimentazione più giusta e sostenibile.