La Politica Agricola Comune (PAC) rappresenta uno degli strumenti più importanti dell’Unione Europea per orientare il settore agricolo verso obiettivi di sostenibilità economica, sociale e ambientale. La PAC può essere definita come un insieme di politiche e misure adottate dall’Unione Europea per sostenere l’agricoltura e le zone rurali: il suo scopo principale è garantire che gli agricoltori possano produrre cibo in modo sostenibile, offrendo supporto economico per migliorare la qualità della vita nelle campagne, proteggere l’ambiente e promuovere lo sviluppo.
In pratica, la PAC fornisce un aiuto concreto agli agricoltori tramite sussidi (aiuti finanziari) e incentivi, in modo che questi possano affrontare le sfide legate alla produzione agricola, come la concorrenza internazionale, i cambiamenti climatici e la competitività dei prezzi.
La PAC si impone di migliorare la qualità della produzione agricola e di favorire pratiche sostenibili: in questo contesto, la rotazione delle colture e il ruolo delle colture leguminose costituiscono elementi chiave, promossi esplicitamente attraverso meccanismi normativi e incentivi economici previsti nei regolamenti comunitari.
La PAC: quadro normativo ed eco-schemi
Con la riforma della PAC per il periodo 2023-2027, l’Unione Europea ha introdotto importanti innovazioni normative, tra cui l’obbligo per gli Stati membri di includere nei propri Piani Strategici Nazionali misure che favoriscano la sostenibilità ambientale. Gli eco-schemi, previsti dal Regolamento (UE) 2021/2115 relativo ai piani strategici della PAC, rappresentano strumenti chiave per incentivare pratiche agricole sostenibili. Si tratta di una serie di misure che gli agricoltori possono scegliere di adottare in cambio di un sostegno economico da parte dell’Unione Europea e possono riguardare diverse azioni. Tra queste, la rotazione delle colture è identificata come una delle pratiche necessarie per il mantenimento della fertilità del suolo e la riduzione dell’impatto ambientale delle attività agricole.
Gli Stati membri, in base all’articolo 31 del regolamento, sono chiamati a implementare misure che promuovano sistemi agricoli rispettosi dell’ambiente, come l’adozione di colture leguminose, che offrono un duplice vantaggio: migliorano la salute del suolo e riducono la dipendenza da fertilizzanti chimici.
La rotazione delle colture nella legislazione europea
La rotazione delle colture è disciplinata all’interno del quadro normativo della PAC come una pratica agronomica necessaria per il rispetto delle condizionalità ambientali. Il Regolamento (UE) 2021/2116 stabilisce che gli agricoltori devono rispettare una serie di pratiche obbligatorie per accedere ai pagamenti diretti, tra cui la diversificazione e la rotazione delle colture, come previsto dagli standard della Buona Condizione Agricola e Ambientale (BCAA). In particolare, lo standard BCAA 7 prevede :
- Diversificazione delle colture: Gli agricoltori devono coltivare almeno tre specie differenti su appezzamenti di dimensioni superiori a 10 ettari.
- Rotazione obbligatoria: È richiesto un avvicendamento annuale delle colture per migliorare la struttura e la fertilità del suolo, ridurre l’erosione e contenere l’uso di input chimici.
Leguminose e PAC: incentivi e benefici normativi
Le colture leguminose sono esplicitamente promosse nei regolamenti della PAC come colture benefiche per l’ambiente e per il clima. Queste piante svolgono una funzione cruciale grazie alla loro capacità di fissare l’azoto atmosferico, riducendo così la necessità di fertilizzanti azotati. Questo aspetto è riconosciuto dalla normativa europea che, tramite gli eco-schemi, offre incentivi economici per l’introduzione di leguminose nelle rotazioni colturali.
Secondo l’articolo 31 del Regolamento (UE) 2021/2115, i pagamenti relativi agli eco-schemi possono essere erogati per pratiche come:
- L’incremento delle superfici coltivate a leguminose.
- La coltivazione di leguminose intercalari o di copertura, che contribuiscono alla protezione del suolo.
- L’adozione di sistemi agroecologici integrati che includano una quota significativa di leguminose.
Questi incentivi variano in base alle superfici coltivate e alle risorse disponibili e mirano a garantire una transizione ecologica dell’agricoltura, riducendo il ricorso a input chimici e aumentando la resilienza dei sistemi agricoli.
Integrazione delle leguminose nei sistemi agricoli: opportunità giuridiche
Le colture leguminose, come fagioli, ceci, lenticchie e piselli, possono beneficiare di ulteriori sostegni nell’ambito della PAC. Oltre agli eco-schemi, le leguminose rientrano nelle misure agro-climatico-ambientali previste dai Programmi di Sviluppo Rurale (PSR), come stabilito dal Regolamento (UE) 2021/2115. Queste misure includono:
- Pagamenti compensativi: Per gli agricoltori che adottano pratiche sostenibili, quali l’avvicendamento con leguminose.
- Contributi per la biodiversità: Le leguminose favoriscono l’aumento della biodiversità, un obiettivo chiave della strategia UE “Farm to Fork“.
- Supporto alle colture proteiche: Attraverso incentivi specifici per la produzione di leguminose destinate all’alimentazione umana e animale, riducendo la dipendenza dalle importazioni di soia.
Prospettive future e obblighi degli Stati membri
Nel contesto delle sfide ambientali globali, come il cambiamento climatico e la sicurezza alimentare, la PAC impone agli Stati membri di perseguire obiettivi di sostenibilità attraverso strumenti normativi concreti. L’adozione di leguminose e la rotazione obbligatoria delle colture rappresentano elementi centrali nei Piani Strategici Nazionali, che devono essere conformi agli obiettivi del Green Deal europeo e della Strategia sulla Biodiversità al 2030.
Gli Stati membri hanno l’obbligo di monitorare e valutare l’efficacia delle misure adottate, con particolare attenzione all’impatto ambientale e socioeconomico delle pratiche agricole finanziate. La Commissione Europea ha inoltre il compito di verificare che le misure previste nei Piani Strategici rispettino i requisiti normativi e contribuiscano agli obiettivi climatici ed ecologici dell’Unione
Conclusioni
La PAC, attraverso un quadro normativo solido e incentivi mirati, promuove l’adozione di pratiche agricole sostenibili come la rotazione delle colture e l’uso delle leguminose. Queste pratiche non solo rispondono a obblighi legislativi, ma offrono agli agricoltori strumenti concreti per migliorare la fertilità del suolo, ridurre i costi di produzione e contribuire alla transizione ecologica.
Per il futuro, il successo della PAC dipenderà dalla capacità degli Stati membri di integrare efficacemente queste misure nei propri Piani Strategici, garantendo che l’agricoltura europea diventi sempre più resiliente e sostenibile. In questo senso, le leguminose non rappresentano solo un’opportunità, ma un elemento centrale per coniugare innovazione, rispetto delle normative e tutela ambientale.