Più vicino l’hambuger di carne coltivata: Mosa Meat formalizza la prima richiesta di autorizzazione

L'azienda è all'opera per ricreare il sapore e la consistenza della carne bovina, in versione più sostenibile.
Alessandro Ricciuti
Pubblicato il 24/01/2025

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Mosa Meat, la startup olandese pioniera nella produzione di carne coltivata, ha annunciato di aver presentato la sua prima richiesta di autorizzazione di un novel food per il mercato europeo. L’azienda ha sottoposto alla Commissione Europea un dossier per l’approvazione del proprio grasso bovino coltivato, segnando così la prima richiesta di questo tipo nell’Unione Europea.

Questa scelta è stata influenzata dalla struttura regolatoria europea, che valuta singolarmente ogni nuovo ingrediente. Il grasso coltivato è fondamentale per offrire il sapore, l’aroma e la consistenza tipici della carne bovina di alta qualità, rappresentando quindi un passo iniziale naturale per introdurre la carne coltivata ai consumatori.

Questa mossa segue la precedente iniziativa della startup francese Gourmey, che nel luglio 2024 aveva presentato una richiesta simile per il suo foie gras di anatra coltivato. Gourmey mira a offrire un’alternativa sostenibile al tradizionale foie gras, prodotto spesso oggetto di critiche per le pratiche di alimentazione forzata degli animali.

Per soddisfare i rigorosi standard europei in materia di sicurezza alimentare, Mosa Meat ha preparato un dossier di quasi 1.000 pagine, includendo l’analisi di 450 campioni e la revisione di 652 documenti analitici. La compilazione del dossier ha richiesto la collaborazione di sei laboratori accreditati, lo sviluppo di 23 nuovi metodi analitici e l’analisi di 148 parametri per ciascun lotto. Oltre 10 dipendenti di Mosa Meat hanno lavorato a tempo pieno su questo progetto per quasi due anni, impiegando sette giorni consecutivi solo per caricare tutti i documenti nel portale della Commissione Europea. Questo impegno riflette l’importanza di un’approfondita preparazione per affrontare con successo il complesso iter di autorizzazione europeo,

Il processo di autorizzazione per i novel food nell’Unione Europea è noto per la sua rigorosità. Una volta presentata la domanda, la Commissione Europea effettua una verifica di validità del dossier. Successivamente, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) conduce una valutazione approfondita del rischio, che può richiedere fino a nove mesi. Durante questo periodo, l’EFSA può richiedere ulteriori informazioni, estendendo così i tempi di valutazione. Una volta completata la valutazione, la Commissione dispone di sette mesi per consultare il Comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi e adottare una decisione finale sull’autorizzazione del novel food.

Mosa Meat ha raccolto oltre 120 milioni di euro da investitori di primo piano, tra cui Sergey Brin, Chris Sacca e Leonardo DiCaprio. Inoltre, l’azienda ha ottenuto finanziamenti da enti governativi nei Paesi Bassi e dalla stessa Commissione europea, in quanto la carne coltivata è vista come un potenziale strumento per il raggiungimento delle politiche ambientali dell’Unione.

Alessandro Ricciuti

Alessandro Ricciuti

Attento sin dal liceo ai temi della cittadinanza attiva, della giustizia sociale e dell’equità sostanziale, non ho mai smesso di prendere parte a una serie di mobilitazioni dal basso sui temi che più mi stanno a cuore. Sin dall’inizio, ho messo la mia professione al servizio delle cause in cui credo, convinto che sia necessario impegnarsi in prima persona per il progresso etico della società. Per REFOOD mi occupo di relazioni istituzionali e seguo lo sviluppo delle azioni legali.
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